I musulmani fanno gli auguri di Natale ai cristiani. Come
ormai succede da qualche anno, la numerosa comunità pakistana residente a Desio
ha scritto ai sacerdoti della pastorale,
e dunque a tutti i parrocchiani, una lettera di auguri in occasione del
Natale, che quest'anno coincide col Natale islamico (la ricorrenza della
nascita di Maometto) «Da fratelli, vi auguriamo buon Natale - si legge nella
lettera consegnata a ciascun sacerdote da Ashraf Mohammed Khoakkar portavoce dei pakistani - Un Natale che sia
davvero di pace e di dialogo. Abbiamo appena trascorso un anno difficile: le
tensioni nel mondo si fanno sempre più forti, il terrorismo e gli attentati vogliono dividerci, spingerci
alla chiusura e all'odio. Noi, invece siamo convinti della necessità urgente
del dialogo. Dopo gli attentati di
Parigi, il dialogo tra islam e
cristianesimo deve essere ancora più
intenso e riguardare, concretamente, il vivere insieme, nel quotidiano. Papa
Francesco ha indetto il Giubileo della Misericordia. Pensiamo e
speriamo che l’Anno della misericordia
sia un'occasione unica per iniziative e
parole profetiche. “Misericordia” è uno
dei nomi di Dio nell’Islam, assieme a
“compassionevole”. Ogni verso del Corano inizia così: “Nel nome di Dio, il
Misericordioso, il Compassionevole”. La
misericordia, la compassione ci guidi in questo cammino, difficile ma
necessario e, ne siamo sicuri, in grado di portare tanti frutti. In questo anno
appena trascorso, qui, a Desio, abbiamo partecipato e promosso diverse
iniziative per il dialogo: gli incontri tra i giovani, le preghiere
interreligiose, le conferenze, la marcia della pace, la festa dei popoli e, un
mese fa, il presidio in piazza, con fiori e candele in omaggio alle vittime
della strage di Parigi e di tutte le stragi che purtroppo avvengono nel mondo,
comprese quelle nel mare. Ci auguriamo e vi auguriamo un anno ricco di
occasioni di incontro e dialogo, partendo dalla nostra città e dalle piccole
cose. Che la Misericordia ci faccia da guida, per riscoprirci comunità e
fratelli. Dalle tenebre preghiamo e desideriamo che torni
a risplendere la luce. E’ il nostro augurio per questo Natale».
lunedì 28 dicembre 2015
venerdì 18 dicembre 2015
Giubileo, l'apertura della porta santa in Congo
Riceviamo da Bukavu (Congo) una lettera di suor Louise, che è stata tra noi, a Desio, fino alla scorsa estate, prima dai saveriani e poi a San Giovanni Battista. Ci racconta la cerimonia dell'apertura della Porta Santa in occasione del Giubileo.
Qui
bisogna correre dietro alla corrente elettrica , va e viene come
vuole e molto spesso rimaniamo al buoi, fortunatamente abbiamo un
pannello solare ma per ora non permette la connessione o l’attacco
della presa per poter lavorare. Ti scrivo per raccontarti brevemente
dell’apertura della porta santa qui a Bukavu, nella R. D. del
Congo.
Domenica
13 dicembre alle ore 10.30 il popolo di Dio si è riunito attorno al
vescovado. Tantissime persone di cui non saprei dire una cifra
indicativa, era presente. Erano stati scelti 4 persone per ogni
congregazione religiosa e parrocchia a cui è stato consegnato un
quadretto da portare al collo con il logo dell’anno della
misericordia. Queste persone erano rappresentati dei laici per
passare alla porta santa dopo l’Arcivescovo e tutti i presbiteri,
perché era impossibile fare passare tutte le persone nell’ingresso
alla porta santa, visto il numero grande dei presenti. La
celebrazione ha avuto inizio con l ‘ascolto delle tre parabole
narrate nel vangelo di Luca 15 (La pecorella perduta, Dramma perduta
e il Figlio prodigo), dopo è stato letto la bolla dell’indizione
dell’anno della misericordia di Papa Francesco a seguire la
processione con canti di gioia, litanie dei santi dall’arcivescovado
fino alla Porta Santa costruita fuori e annessa dalla parte laterale,
lato destro guardando l’ingresso principale della cattedrale di
Bukavu.
Questa
porta è stata costruita a posta per l’occasione del Giubileo
straordinario della misericordia. Entrando, si scende e si trova una
grande Croce di legno in orizzontale con la sorgente dell’acqua che
scaturisce dal costato del Crocifisso e due inginocchiatoi per la
confessione. Uscendo bisogna salire sulle scale che portano dentro la
Chiesa. La contribuzione economica di comunità religiose, dei vari
associazioni e dei fedeli di buona volontà, ha permesso, in pochi
giorni, la realizzazione di questa cappella con la porta Santa.
Bisogna notare che qui a Bukavu sono state realizzate due porte Sante
per l’anno della misericordia: una in Cattedrale, appunto e l’altra
nel Santuario mariano di Nyangezi a circa 50 km della città e dove i
primi missionari d’Africa (Padri Bianchi) hanno iniziato l’opera
di evangelizzazione nel l’Est di Congo. Lì l’apertura della
Porta Santa sarà il 2 gennaio 2016 e tutte le persone che non sono
riuscite a vivere l’apertura della porta santa, per loro sarà un
occasione di vivere un evento davvero straordinario e unica di questi
ultimi anni.
Arrivando
davanti alla porta: c’è stata la benedizione dell’acqua al fonte
battesimale in ricordo del battesimo poi l’aspersione a tutta
l’assemblea in seguito la benedizione della Porta Santa. Il primo
ad entrare fu l ‘Arcivescovo poi i preti e i fedeli scelti.
Verso
mezzogiorno ha avuto inizio la celebrazione eucaristica presieduta
dall’Arcivescovo François Xavier Mroy ed è terminata alle 14.30
Un clima di
raccoglimento e di preghiera ha caratterizzato una grande folla di
gente riunita sia nella processione che nell’attesa che i prescelti
passano alla Porta Santa. Anche durante la celebrazione eucaristica
si è vissuto un clima di grazia, di gioia, di ascolto. Penso che sia
stata espressione della gente desiderosa di ricevere la grazia del
Giubileo straordinario di misericordia che Papa Francesco ha indetto,
e pronta a vivere i vari pellegrinaggi programmati e organizzati al
livello della diocesi e al livello dei singoli gruppi e singole
persone che vorranno . L’ arcivescovo ha lodato e ringraziato per
questo clima che le persone hanno avuto. Ha detto che era come un
silenzio e una gioia del paradiso.
Non c’è
stata la benedizione papale, l’arcivescovo ha detto che si metterà
d’accordo con tutti i parroci per impartire la benedizione a tutto
il popolo di Dio. Alla fine della messa è stato dato il permesso di
tenere aperta la porta tutto il pomeriggio e per permettere a tutte
le persone presenti di passare alla Porta Santa per il fatto che
erano venuti da diversi parti, alcuni di loro da lontano.
Buon anno
della misericordia, che sia avero un occasione di riconciazione con
se stesso , con dio e con gli altri, affiché ogni uomo possa vivere
nella libertà e compia sempre gesti di compazione e di tenerezza
come Dio tratta ciascuno delle sue creature.
Buon Natale
a tutte le persone che m i conoscono a Desio e Felice
anno 2016.
Auguri di
vero cuore!
Sr Louise
Mulibinge, Congregazione Missionaria sorelle di Santa Gemma
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