venerdì 25 ottobre 2013

Un mondo di idee

UN MONDO DI IDEE: IN CITTA’ PARTE LA CONTAMINAZIONE TRA FORME ESPRESSIVE, CULTURE E TRADIZIONI

Al via la seconda edizione  del festival che per tre giorni animerà la Villa Tittoni – Traversi a Desio  nel fine settimana del 25, 26 e 27 ottobre 2013. Le associazioni del Territorio e l'assessorato alla Cultura, Politiche Giovanili e Partecipazione propongono una serie di iniziative e appuntamenti con l'arte e la cultura in Città.

I cartellone di 'Un Mondo di Idee', vero e proprio festival della cultura e delle forme espressive che animano la vita associativa della Città, è un’insieme di piccoli eventi culturali di ‘contaminazione’ tra diverse sensibilità artistiche.

E' la seconda edizione di un'idea di Festival nata nell'ambito di “CULTURANDO - la Cultura partecipata in Città”, il percorso di co-progettazione, lanciato nel novembre 2011 dall’Assessorato alla Cultura, che mensilmente offre alla città e alla provincia cartelloni a tema e che come obiettivo quello di lavorare insieme per realizzare occasioni di incontro con il bello nelle strade e nei quartieri della Città.

17 associazioni di Desio per 7 appuntamenti con la cultura, la storia e le arti

Venerdì 25 Ore 20.30 - 23
Sabato 26 Ore 14.30 - 23
Domenica 27 Ore 10 - 12 / 14.30 - 18.30
sale di rappresentanza di Villa Tittoni – Via Lampugnani (Desio) -  gioiello neoclassico, divenuto centro della vita culturale della Città.
[Ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti.]

Le Associazioni on stage
La Via del Bambù 
Casa Pio XI
Coro Città di Desio 
I.G.A.S.L.
Coro Santuario Crocifisso 
G.A.D.
Minhaj-Ul-Quran 
Desio Città Aperta 
 Contrada Dőgana 
Legambiente Circolo “R. Giussani”
Arden 
Corpo Musicale Pio XI Città di Desio
Dipingere Insieme 
Centro Studio Danza Attitude
Calabresi e Greganici di Calabria “Nicola Argiropulo”
Amici della Musica 
Palio degli Zoccoli

lunedì 21 ottobre 2013

Moschea, nessuno scoop

I giornali locali pompano la notizia dei musulmani in cerca di una moschea. In realtà non c'è nessuno scoop. La comunità da tempo è in ricerca di un luogo più ampio dove poter riunirsi e pregare, perché quello attuale di via Forlanini è troppo piccolo. L'associazione culturale pakistana  Minaji Ul Quran è molto attiva e organizza incontri, riunioni, preghiere, cerimonie. Nei giorni di festa gli spazi di via Forlanini sono troppo stretti per accogliere tutti: ecco perché, per ora, le cerimonie si celebrano dai saveriani, che accolgono i musulmani da anni. Ed ecco perché i responsabili dell'associazione da anni cercano una soluzione al loro problema: avere un luogo tutto per sé, dove riunirsi. Tutto qui. Niente di nuovo.

domenica 20 ottobre 2013

Festa del Sacrificio


Musulmani in preghiera martedì mattina presso la casa dei missionari saveriani, in via don Milani, a Desio. Oltre mille persone, soprattutto pakistani, hanno partecipato al rito per la Festa del Sacrificio, una delle più importanti del calendario islamico. I fedeli di Allah, ospitati dai missionari, come accade ormai da tempo, hanno pregato per circa mezz’ora sui tappeti stesi sul campo da calcio, guidati dall’imam. Dopo gli auguri e la raccolta delle offerte, la ‘zakat’, hanno proseguito la festa nelle proprie famiglie.

lunedì 7 ottobre 2013

Naufragio di Lampedusa - Veglia della Corresponsabilità

Venerdì prossimo 11 ottobre alle 20.30  a Monza, veglia della corresponsabilità.
Per non dimenticare le vittime del naufragio di Lampedusa e tutte le vittime dimenticate.

L'iniziativa è di Libera Monza, che prende spunto da una lettera di don Luigi Ciotti. Anche Desio Città Aperta aderisce.

"Oggi è il giorno della corresponsabilità - scrive don Ciotti, fondatore di Libera - Una corresponsabilità che è innanzitutto serio ascolto delle coscienze, riconoscimento delle nostre omissioni e delle nostre stanche parole. Corresponsabilità che è impegno quotidiano personale messa in gioco: non indignazione saltuaria, non dolore a tragedia avvenuta. Le morti di Lampedusa non possono essere ritenute una fatalità. Cosa chiedevano quelle persone? In fondo, di essere viste. E di vedere nello sguardo dell'altro il riflesso della propria dignità. Ad ucciderle allora sono state leggi costruite per renderci ciechi e insensibili. Ci accorgiamo che queste persone esistono solo quando vengono deposte, avvolte in teli di plastica, sulle spiagge di un mare che un tempo si chiamava 'mare nostrum'. La corresponsabilità significa allargare quel 'nostrum' affinché diventi davvero di tutti"